Detenuto di Angri morto, condannati 3 medici
Morì all’alba del primo aprile 2018, nel reparto di Rianimazione del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Aniello Bruno, 50 anni, originario di Angri, era detenuto nella casa circondariale di Fuorni. Morì per choc settico, complicanza estrema di una peritonite stercoracea causata da ischemia intestinale. Ieri, dopo anni di udienze e perizie, è arrivata la sentenza di primo grado. L’ha emessa Sara Serretiello, giudice della Seconda sezione penale. Tre condanne e un’assoluzione: è questo l’esito del processo celebrato dinanzi al Tribunale di Salerno. Sei mesi di reclusione, con pena sospesa, sono stati inflitti ai medici in servizio all’interno del carcere salernitano, e quello in servizio al pronto soccorso del Ruggi. Medico penitenziario assolta con formula piena.